Domenica prossima, 17 novembre, è il 70° compleanno di Paolo Dall’Oglio. Il gesuita è noto per aver rifondato, in Siria, negli anni Ottanta, la comunità monastica cattolico-siriaca “Al-Khalil” del Deir Mar Musa al-Abashi, erede di una tradizione cenobitica ed eremitica risalente al VI secolo. Il monastero, nel deserto a nord di Damasco, accoglieva anche aderenti di religione ortodossa. Paolo Dall’Oglio era fortemente impegnato nel dialogo interreligioso con il mondo islamico. Il suo attivismo politico gli ha causato l’ostracismo del governo siriano, che minacciò la sua espulsione durante la repressione delle proteste popolari deflagrate nel 2011. Il decreto d’espulsione non fu inizialmente attuato a seguito di un accordo raggiunto con le autorità siriane, in base al quale il gesuita doveva tenere un “profilo basso”, astenendosi dall’esprimersi pubblicamente sulla situazione politica del paese. L’espulsione è stata poi eseguita il 12 giugno 2012. Per un breve periodo dopo la sua espulsione dalla Siria, si è trasferito a Sulaymaniyya, nel Kurdistan iracheno, dove è stato accolto nella nuova fondazione monastica di Deir Maryam el Adhra. Il 29 luglio 2013 è stato rapito in Siria. Intervista a Riccardo Cristiano, associazione Amici di Padre D’all’Oglio e curatore, tra l’altro, del libro “Paolo Dall’Oglio. La profezia messa a tacere”. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 19.30. Il programma, che approfondisce le notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi la prima pagina di Avvenire con Marco Ferrando, vicedirettore, e la prima pagina dell’Unione Sarda, con Fabio manca, caporedattore.