17 febbraio 2024
Si parla di una ripartenza molto particolare, quella di chi ha avuto la vita salvata grazie al dono di un cuore ricevuto da un’altra persona. Il trapianto di cuore racchiude in sé la drammaticità di chi perde la vita e insieme la gioia di chi vede la sua esistenza rinascere. Partecipano il dottor Stefano Marianeschi, dal 2011 responsabile della cardiochirurgia pediatrica all’ospedale Niguarda di Milano, insieme a Elena, che oggi ha 13 anni e quando aveva solo quattro mesi ha ricevuto in dono il cuore di una bimba e a sua madre Barbara Barbero. Pochi giorni dopo la nascita, Elena va incontro a vari episodi di arresto cardiaco, per questo e viene impiantato un defribillatore (prima volta in Italia in una bambina così piccola). Ma questo non basta a risolvere il problema, viene perciò trasportata d’urgenza da Brescia al Niguarda di Milano dove il dottor Marianeschi le impianta il cuore di una coetanea morta poche ore prima ad Atene. Il giorno dopo va a Lourdes con l’Unitasl e lascia nella Grotta dei miracoli una foto di Elena per ringraziare la Madonna per il felice esito del difficile intervento. Dagli anni 90 Marianeschi ha partecipato a oltre 50 missioni umanitarie in vari Paesi e coordina il progetto “Cuore di bimbi” per curare i bambini affetti da gravi cardiopatie e per la formazione del personale locale.