9 dicembre 2022
L’intensa commozione del Papa all’atto di omaggio alla statua dell’Immacolata in Piazza di Spagna quando è tornato ad affidare alla Vergine la sofferenza dei bambini, degli anziani e di tutti quanti, in Ucraina come in ogni parte del mondo, sono vittime della violenza e dell’egoismo ha aperto la puntata di Chiesa e comunità di venerdì 9 dicembre. A dare voce alla gratitudine e alla speranza degli ucraini, don Maksym Ryabuka, salesiano a Kyiv ormai prossimo alla ordinazione episcopale che racconta la tenacia della fiducia con cui il popolo resiste e continua a credere nella pace possibile.
Una pace che parte da ciascuno, ognuno responsabile del suo pezzo: ha radici nel desiderio di non venire meno a una possibilità concreta di costruire percorsi di vita buona per tutti l’esperienza che si presenta pubblicamente domani e domenica in Sardegna. Nasce dalla radice del Comitato che si è costituito per chiedere la riconversione a una produzione civile della fabbrica RWM che costruisce bombe utilizzate poi in conflitti come quello dello Yemen. Da quella esperienza prende le mosse la rete di imprese “War free – Liberu dae sa gherra” che si presenta attraverso una mostra mercato di prodotti, ma anche attraverso incontri, laboratori, proiezioni. A parlarne con Alessandra Giacomucci in studio Arnaldo Scarpa, co-presidente della rete War Free.
Una rete per costruire e sostenere percorsi di cittadinanza è anche quella nata a Catania per iniziativa dell’Arcidiocesi e che ha allargato le sue maglie a associazioni, cittadini, enti di diverso orientamento e cultura. Ma il cuore per tutti è la costruzione del bene comune, di una cittadinanza attiva che parte dal dato di fatto di un astensionismo altissimo, da una amministrazione comunale commissariata, da un interesse per la comunità per cui “Non possiamo tacere”, come diceva il titolo del documento redatto in vista delle elezioni e nel cui orizzonte si apre domani un percorso di formazione all’impegno sociale e politico che coinvolgerà, in presenza e online, per tutto l’anno sociale quanti vorranno trovare nutrimento al desiderio di partecipazione alla vita della cosa pubblica. Lo spiega in trasmissione don Piero Sapienza, direttore dell’ufficio problemi sociali e lavoro dell’Arcidiocesi di Catania.