“La Santa Sede continua a lavorare attraverso numerosi canali per favorire soluzioni pacifiche in situazioni di conflitto e per alleviare la sofferenza causata da altri problemi sociali… Siamo un’unica famiglia umana e il grado di indignazione espresso, l’appoggio umanitario offerto e il senso di fraternità provato per coloro che soffrono non deve essere basato sulla geografia o sull’interesse personale”: queste parole del Papa rivolte agli ambasciatori di Pakistan, Emirati Arabi Uniti, Burundi e Qatar presso la Santa Sede, ricevuti in udienza in mattinata, hanno aperto la puntata di Chiesa e comunità di giovedì 19 maggio dedicata poi all’impegno della Chiesa italiana nella tutela dei minori e degli adulti vulnerabili.
Un viaggio cominciato martedì scorso e che in questa tappa parte da uno sguardo generale e approfondito su questo dramma al centro del quale ci sono le vittime e il loro diritto all’ascolto e alla giustizia, ricorda al microfono di Alessandra Giacomucci Stefano Lassi, psichiatra del Servizio nazionale per la tutela dei minori della Cei e docente alla Pontificia Università Urbaniana.
E poi due focus su altrettanti territori. Per il Lazio la testimonianza di Vittoria Lugli, psicologa e psicoterapeuta, responsabile per il Vicariato di Roma e referente per il Lazio del Servizio di tutela dei minori della Cei e per la Sicilia padre Salvatore Franco, anche lui psicologo e psicoterapeuta, coordinatore regionale del Servizio regionale tutela dei minori della Conferenza episcopale siciliana. Due contesti differenti per un impegno condiviso a costruire comunità sicure per i “piccoli” attraverso percorsi di formazione e prevenzione e attraverso una disponibilità piena ad accogliere il dolore e a costruire cammini di riscatto e di speranza.