21 aprile 2022
La voce del Papa e della Santa Sede si somma a quello del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica Ucraina per chiedere una tregua in occasione della celebrazione della Pasqua che secondo il calendario giuliano cade il 24 aprile. “Nella consapevolezza che nulla è impossibile a Dio – spiega il comunicato della Santa Sede – invocano il Signore perché la popolazione intrappolata in zone di guerra sia evacuata e sia presto ristabilita la pace, e chiedono a chi ha la responsabilità delle Nazioni di ascoltare il grido di pace della gente”. Su questo apre la puntata di Chiesa e comunità di giovedì 21 aprile. In questo orizzonte Alessandra Giacomucci in studio ha raggiunto a Kiev don Maksym Ryabukha, salesiano, responsabile dell’oratorio e della chiesa di Maria Ausiliatrice nella capitale ucraina. A lui, nel Giovedì Santo per i cattolici di rito orientale, la domanda su cosa significhi essere sacerdote in un contesto di guerra nel giorno in cui si fa memoria della istituzione dell’eucaristia e della lavanda dei piedi, quindi del sacerdozio come servizio alla comunità.
Alla guerra e alla pace alla luce della Laudato si’ ha dedicato una riflessione padre Ermes Ronchi, teologo dell’ordine dei Servi di Maria. Un testo fatto proprio da tutte le comunità Laudato si’ e di cui l’autore spiega il senso e i contenuti in questo tempo della storia.
Nella pagina conclusiva, il webinar in programma alle 21 sul tema: “Armida Barelli e i giovani. In dialogo verso la beatificazione” proposto dal Comitato per la beatificazione e canonizzazione e che sarà possibile seguire su Fb e sul canale Youtube dell’Azione Cattolica Italiana. Ricordiamo che la beatificazione di Armida Barelli che è stata tra l’altro la fondatrice della Gioventù femminile di AC sarà l’ormai prossimo 30 aprile. A parlarne Lorenzo Zardi, vicepresidente nazionale per il Settore giovani dell’Azione Cattolica Italiana.