15 marzo 2022
Continua la guerra in Ucraina con il suo carico di morte, di distruzione, di paura. Mentre i negoziati faticano a far intravedere spiragli di una pace possibile, la speranza continua a essere alimentata intanto dalla solidarietà di chi muove le mani e il cuore per accogliere i profughi in fuga dalle macerie del Paese. Dentro l’onda grande di attenzione e vicinanza alla popolazione che scappa dall’Ucraina, Alessandra Giacomucci, nella puntata di Chiesa e comunità di martedì 15 marzo, ha incontrato Marta Barabino, operatrice della Federazione delle chiese protestanti impegnata sui tanti fronti dell’accoglienza. Per anni a Lampedusa ora in Polonia con la delegazione che sta cercando di capire come stare anche su questa nuova emergenza, Marta Barabino racconta quanto stanno vedendo e cosa stanno costruendo anche su questa frontiera, senza dimenticare i tanti drammi che continuano a segnare la vita di popoli e nazioni.
Una guerra fratricida, quella tra Russia e Ucraina, anche in ragion della comune appartenenza dei due popoli alla fede ortodossa. Il Patriarca di Mosca Kirill, lungi dallo sconfessare l’operato di Putin, allarga il solco della frattura con le altre chiese ortodosse, crea dissenso all’interno dei sacerdoti e dei fedeli che si riconoscono nel suo Patriarcato, ferisce il cammino ecumenico. Una sofferenza dentro cui affonda lo sguardo con sapienza e passione il priore della Comunità di Bose, Sabino Chialà.
Alla necessità di costruire futuro oltre il presente, in Italia, guarda anche l’iniziativa con cui oggi a Milano viene lanciata la seconda edizione degli Stati generali della natalità, in agenda a maggio a Roma. A parlare dell’incontro odierno dal titolo “Dalle culle vuote alla ripartenza del Paese” è Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità.