8 marzo 2022
È scattato in mattinata alle 8 ora italiana il cessate il fuoco per l’evacuazione di civili dalle città più ferite dalla guerra in Ucraina, anche se secondo il Ministero della difesa ucraino la Russia lo sta violando a Mariupol lanciando un attacco in direzione del corridoio umanitario. Situazione ancora drammatica sul campo, dunque, di cui continua a parlare Chiesa e comunità nella puntata di martedì 8 marzo.
A raccontare ad Alessandra Giacomucci in studio la situazione nel Paese ferito dalla guerra, la vicinanza ai profughi, la preghiera per la pace e la riconciliazione è Gloria Mascellani, del Movimento dei focolari che da Kiev si è spostata nella regione occidentale del Paese in Transcarpazia.
Dalle donne di un altro continente, dall’Africa, arriva un appello forte alla pace. Sessanta donne congolesi, Paese martoriato dalla violenza proprio in ragione delle sue ricchezze e dove il Papa andrà nel prossimo luglio, hanno lanciato un appello: “Chi vuole la guerra ci chieda cosa stiamo passando oggi noi congolesi, noi che la guerra l’abbiamo conosciuta”. Di questo appello si è fatta tramite Teresina Caffi, missionaria Saveriana raggiunta a Bukavu.
Una grande mobilitazione di solidarietà per i profughi in fuga dall’Ucraina sta attraversando anche l’Italia. Ne è un esempio la diocesi di Terni, di cui dà conto il direttore della Caritas fra Stefano Tondelli.
E nella Giornata internazionale dei diritti delle donne alle 18 la facoltà di scienze dell’educazione «Auxilium» a Roma promuove un convegno di studio internazionale dedicato al tema “Le relazioni donna-uomo in alcune Religioni del Libro Sacro”. Una riflessione che avviene in un contesto di guerra. Suor Marcella Farina, che coordina l’incontro che apre un percorso di studio nella facoltà, spiega cosa significhi nel contesto che stiamo vivendo.