16 febbraio 2022
Trent’anni fa, era il 17 febbraio 1992, con l’arresto di Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio, prendeva il via la stagione di Mani Pulite. Chiesa fu colto in flagranza di reato mentre intascava dall’imprenditore monzese Luca Magni una tangente di 7 milioni di lire. Un episodio che scoperchiò il vaso di pandora di un sistema di corruzione chiamato Tangentopoli. A “inventarsi” questo termine fu Piero Colaprico, giovane giornalista e al tempo inviato speciale del quotidiano La Repubblica. Pierachille Dolfini lo ha intervistato per ripercorrere quei giorni, ma anche per capire come quell’inchiesta, che vide anche un cambio radicale nel modo di fare informazione con le dirette da Palazzo di Giustizia di Milano, cambiò la politica e aprì la strada a quelli che oggi cataloghiamo come populismi e antipolitica. Una lezione che l’Italia ha messo a frutto quella di Mani Pulite? Colaprico non ne è così certo