16 novembre 2021
“La storia in questi ultimi decenni ha dato segni di un ritorno al passato: i conflitti si riaccendono in diverse parti del mondo, nazionalismi e populismi si riaffacciano a diverse latitudini, la costruzione di muri e il ritorno dei migranti in luoghi non sicuri appaiono come l’unica soluzione di cui i governi siano capaci per gestire la mobilità umana. In questi quaranta anni e in questo deserto, tuttavia ci sono stati segni di speranza che ci permettono di poter sognare di camminare insieme come un popolo nuovo verso un noi sempre più grande”: queste parole di Papa Francesco nel messaggio inviato al Centro Astalli per i 40 anni di compagnia ai popoli in cammino aprono la puntata di Chiesa e comunità di martedì 16 novembre. Mentre al confine tra Polonia e Bielorussia le persone migranti sono fatte strumento di pressione e della loro vita si fa arma di ricatto, in Libia si continua a morire e dalla Libia si continua a partire. E a Tripoli continua la protesta di migliaia di persone che chiedono un luogo sicuro dove vivere. Della richiesta di queste persone che non riescono a trovare ascolto si fa strumento al ong Mediterranea in Italia. Ad Alessandra Giacomucci in studio, don Mattia Ferrari cappellano di Mediterranea racconta la speranza e la fatica di queste persone.
Nella pagina centrale della trasmissione, la richiesta della campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco” di ritirare la app “Gioco sicuro”, promossa dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli. A parlarne don Armando Zappolini, presidente del Cnca che fa parte della rete delle associazioni contro l’azzardo.
E domani a Milano al Teatro Oscar prende il via la rassegna de “I teatri del sacro” con la pièce “L’acquasantissima”. In scena Fabrizio Pugliese che racconta le radici di questa rappresentazione in cui la realtà di fa occasione potente di riflessione e in questo modo anche possibilità di cambiamento.