3 novembre 2021
Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora dal lunedì al venerdì alle 16.35, è con Radio Kalaritana, Roberto Comparetti.
Sanità nelle zone interne, dove i piccoli ospedali sono di fatto depotenziati, ridotti in organico e impossibilitati a svolgere il loro servizio, con la concentrazione dei servizi sui poli pubblici di Cagliari e Sassari, quello privato di Olbia. Le parole di Marco Cucca segretario regionale Cisl Funzione Pubblica provincia di Nuoro. Nuoro, sul cui bacino ricade una grande fetta delle zone interne, è di fatto sguarnito. Mancano decine di figure professionali, tanto che è stata inviata una petizione online a Draghi, per chiedere l’invio di medici militari per ovviare alle carenze. Ancora il sindacalista Marco Cucca
Il secondo collegamento è con Radio ECZ Brescia, Stefania Brunelli.
Svolta dopo settimane di sciopero e presidio permanente, per i circa 120 dipendenti della Timken di Villa Carcina per cui sono stati siglati due diversi accordi. Il primo è un accordo istituzionale tra rappresentanze sindacali, azienda, Regione Lombardia e Confindustria Brescia che definisce l’impegno concreto di tutte le parti, a salvaguardare tutti i posti di lavoro in primis perseguendo la reindustrializzazione del sito sulla base delle manifestazioni di interesse già concretizzatesi e l’ulteriore coinvolgimento delle Istituzioni del territorio, ovvero Provincia di Brescia, Comunità Montana di Valle Trompia e Comune di Villa Carcìna, affinché mantengano l’attuale destinazione d’uso del sito ed agevolino l’avvio di nuove attività industriali sul sito medesimo. Il secondo accordo, intervenuto tra rappresentanze sindacali e azienda, prevede le azioni da intraprendere per la gestione dell’occupazione, tra cui il ricorso alla Cigs per 12 mesi quale strumento di transizione per perseguire l’obiettivo della reindustrializzazione. Le parole del segretario della FIOM Brescia Antonio Ghirardi.
Anche la Chiesa è stata vicina ai lavoratori. Le parole del parroco di Villa Carcìna, Don Cesare Verzini
Il terzo collegamento è con Radio Diaconia InBlu, Fasano, Angelica Sicilia.
Domani l’autopsia di Claudio Lasala il 24enne ucciso a coltellate a Barletta per un cocktail negato.
Un cocktail negato sarebbe all’origine del litigio al culmine del quale, nella notte tra il 29 e il 30 ottobre, è stato ucciso a Barletta il 24enne Claudio Lasala. Nel decreto di fermo eseguito dai carabinieri su disposizione della procura di Trani nei confronti dei due presunti aggressori, il 20enne Michele Dibenedetto e il 18enne Ilyas Abid, si legge di “un diverbio insorto tra Dibenedetto e Lasala, legato alla pretesa del primo di farsi offrire da bere dal secondo”. Il pm contesta l’aggravante dei futili motivi. I filmati di alcune telecamere e le testimonianze dei presenti – sarebbero 9 i testimoni oculari – sono alla base delle motivazioni del decreto di fermo eseguito dai Carabinieri, su disposizione della Procura di Trani, nei confronti dei due presunti aggressori. Claudio Lasala è morto all’ospedale di Barletta, dove i medici hanno tentato di salvargli, invano, la vita. Domani l’autopsia sul corpo del ragazzo, solo dopo si terranno i funerali. Nella giornata di ieri il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha voluto manifestare la sua vicinanza alla famiglia del giovane ucciso e a tutta la comunità di Barletta, colpita da questo brutale evento; ha inoltre annunciato di aver chiesto al Prefetto una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.