7 ottobre 2021
Anamei è l’albero della salvezza. Nel passato come nel presente, gli Harakbut di Madre de Dios – poche migliaia di donne e uomini dell’Amazzoia peruviana – trovano in questo mito antico la forza di resistere al saccheggio delle risorse. Prima era il caucciù, ora sono le miniere d’oro clandestine a mutilare la selva e i suoi popoli. Non tutto, però, è perduto: gli indigeni, guardiani della foresta, continuano a curare le ferite di entrambi. La guarigione è, dunque, possibile, per il pianeta come per gli esseri umani. Alessandro Galassi compone una poesia in immagini lunga 63 minuti e capace non solo di raccontare ma di far percepire allo spettatore la bellezza ferita dell’Amazzonia e il suo spirito indomabile.
L’intervista a Alessandro Galassi, regista