18 giugno 2021
Il primo collegamento è con Simona Mulazzani, radio Icaro, Rimini. La “guerra dei cieli” tra gli aeroporti di Rimini e Forlì. Possono due scali stare a 40 km di distanza? C’è posto per entrambi e il territorio ne guadagna o rischia uno scontro? E’ un tema di cui in riviera si dibatte da mesi. Solo poche settimane c’è stata grazie ad un gruppo di imprenditori locali la riapertura dell’aeroporto di Forlì, chiuso per diversi anni, che va a scontrarsi o incontrarsi, a seconda dei punti di vista, con l’offerta del Fellini di Rimini, che ha avuto, come tutti gli aeroporti una forte battuta d’arresto con voli fermi per lunghi mesi a causa dell’emergenza sanitaria. “Per fare politica industriale turistica stare insieme sui mercati internazionali è inevitabile”, spiega il sindaco di Rimini e Presidente di Visit Romagna, Andrea Gnassi, durante la presentazione del progetto Via Romagna, oltre 400 km di strade per cicloturisti che unisce diversi comuni dell’entroterra e della costa romagnola. Il sindaco ha ripreso e risposto alle polemiche in tema di campanilismi nella promozione dei territori. Le parole di di Andrea Gnassi. E sul progetto cicloturistico Via Romagna, le parole di Andrea Manusia, Project manager Apt Servizi e DI Filippo Magnani, Pres. Consorzio Regionale Terrebici
Il secondo collegamento è con Massimo Tallarini, Radiorizzonti InBlu, Saronno e con Federico Bareggi, responsabile pastorale giovanile di Saronno.
Progetto l’oratorio feriale post covid per i ragazzi nelle parrocchie della città di Saronno. Dopo la pausa forzata dell’anno passato, quest’anno sono tornati i campi estivi gestiti dalle parrocchie sia a Saronno sia in molte città del comprensorio. Solo a Saronno parliamo di 7 centri gestiti dalle parrocchie che ospitano un totale di più di 900 ragazzi dalla seconda elementare alle medie. Tutto questo si può realizzare attraverso l’aiuto dei volontari che gratuitamente prestano la loro opera (specialmente genitori) e di animatori delle superiori (circa un centinaio solo in Saronno) che dalla prima superiore alla quarta aiutano nell’organizzazione dei giochi per i bambini e i ragazzi, nei momenti di formazione e nei laboratori. A questi si aggiungono alcune figure di giovani responsabili e di educatori professionale. Riparte l’oratorio feriale in sicurezza, seguendo i protocolli covid.
Il terzo collegamento è con RadioTorre Ribera (AG) Mimmo Tornambé.
Nascono i Percorsi visivi nel paese fantasma. Montevago, paese distrutto dal terremoto del Belice del 1968, crea tra le rovine degli itinerari turistici, con l’introduzione di opere di Street Art di artisti siciliani. Era stato preannunciato nel gennaio 2021 in occasione dell’anniversario del sisma del 1968. Adesso parte questo progetto realizzato dal Comune insieme a l’ass. cult. Smania Addosso e all’Assessorato Regionale Sport e Turismo. Il percorso si snoda tra le vie del centro storico fino a arrivare alla piazza centrale dove si possono ammirare i resti
del Duomo. Il viaggio comincia dai simboli del terribile sisma che distrusse oltre Montevago anche Gibellina, Salaparuta, Poggioreale e Santa Margherita Belice. Il percorso è soprattutto volto a riportare in vita i bei ricordi che legano la popolazione al territorio. Si tratta di un museo a tutti gli effetti nel quale saranno proposte nell’arco dell’anno eventi di confronto culturale, artistitici e gastronomici. Si cerca insomma a Montevago attraverso idee e attività di lavorazione che portano benefici economici esterni al fine di evitare l’abbandono da parte dei giovani alla perenne ricerca di lavoro fuori dalla Sicilia. Numerose le adesioni di artisti come Ligama, catanese che con i suoi murales del paesaggio rurale siculo lungo il percorso darà un tocco particolare ai ruderi. Inoltre hanno aderito al momento anche il pittore francese Pascal Catherine e Bruno D’Arcevia, marchigiano esponente del neomanierismo in Italia. Le parole di Margherita La Rocca Ruvolo, sindaco di Montevago.