26 aprile 2021
Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora, dal lunedì al venerdì alle 16.20, è con Fabio Luccioli, Radio gente Umbra. L’Umbria torna in fascia gialla. Riaprono bar e ristoranti, ma per Confcommercio è l’ennesima presa in giro.
L’Umbria è tornata a colorarsi di giallo. L’ultima volta era stato a gennaio. Negli ultimi tre mesi, infatti, la regione ha oscillato tra l’arancione e il rosso, colpa soprattutto del diffondersi – prima regione d’Italia – delle varianti inglese e brasiliana. L’aumento esponenziale dei contagi aveva costretto il Cuore verde d’Italia a forti restrizioni, rimaste in vigore fino a ieri. Il “Decreto riaperture” ha sancito, tra l’altro, la possibilità per bar e ristoranti di ripristinare il servizio al tavolo, ma con ancora forti limitazioni. Per il presidente di Confcommercio Foligno, Aldo Amoni, si tratta dell’“ennesima presa in giro” per due ordini di motivi: la possibilità di fare servizio al tavolo ma solo all’aperto in un periodo in cui il clima non è ancora clemente e penalizzando chi ha a disposizione solo spazi chiusi e la permanenza del coprifuoco alle 22. Per il presidente Amoni sono all’incirca “un terzo le imprese che non dispongono e non possono disporre del dehors, ma che si ritroveranno a pagare comunque senza incassare un euro”. Tutte questioni che hanno spinto Confcommercio e le altre associazioni di categoria ad avviare un tavolo di lavoro per capire quali strategie adottare, con il coinvolgimento dell’amministrazione comunale a cui è stata chiesta anche l’attivazione di una consulta dell’economia. Le parole di Aldo Amoni, presidente di Confcommercio Foligno
Il secondo collegamento è con Luca Sturla, di Radio PNR, Alessandria. In Piemonte le discoteche si convertono in hub vaccinale per accelerare la campagna di immunizzazione della popolazione. È il caso del Celebrità di Trecate (NO) e della maxi-discoteca Il Globo di Borgo Vercelli (VC) che, da maggio, avrà all’interno ben nove sale per le vaccinazioni. In questa discoteca si punta a raggiungere quota di 1000 inoculazioni al giorno. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Ascom, Asl Vercelli e BiverBanca. «Il nostro obiettivo è quello di contribuire alla campagna vaccinale con questo nuovo hub che consentirà di procedere ancor più velocemente – spiega il presidente di Ascom Vercelli, Antonio Bisceglia. La piena ripartenza dell’economia è legata direttamente alla rapidità e al numero di vaccini effettuati, iniziative come questa sono il miglior modo per fare la nostra parte e per dare risposte ai nostri associati e a tutta la popolazione». «La “battaglia” contro il Covid 19 si combatte tutti insieme, privati e istituzioni. Vista l’emergenza non abbiamo esitato ad accordarci per creare gli spazi per agevolare sempre più le vaccinazioni di massa – aggiunge il Direttore Generale BiverBanca, Massimo Mossino – Come banca del territorio questo è il nostro contributo per uscire tutti insieme da questa profonda crisi».
Il terzo collegamento è con Mimmo Tornambé, di Radio Torre Ribera e con Leonardo Augello, assessore Promozione alla salute, Comune di Ribera (Ag). Attivo da metà aprile il Pronto Soccorso Covid dell’Ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera. Tutto ciò ha provocato malumori e polemiche perché i pazienti no Covid, anche in codice bianco, verde o giallo dovranno essere trasportati presso Sciacca o Agrigento che distano da 20 a 50 Km. di distanza. In conferenza stampa il Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento Mario Zappia ha dichiarato che è stata realizzata una struttura all’avanguardia per la regione. E che alla fine della pandemia si spera di potere creare una divisione di malattie infettive che abbia il supporto della medicina, cardiologia e Pneumologia. Prima c’erano strutture precarie e inadatte. Adesso (vista la chiusura del Pronto Soccorso) si sta lavorando affinché si possa creare una struttura di Primo Intervento per i pazienti con patologie leggere come previsto dal triage, mentre i malati con il codice rosso saranno accompagnati dagli operatori del 118 presso Sciacca. Il tutto finalizzato a far andare a regime la struttura nel dopo-Covid. Da sottolineare infine la volontà della Regione con il Presidente in testa, della struttura Commissariale e dell’Azienda Sanitaria Provinciale – Ag per il potenziamento di un Ospedale che era destinato a scomparire.