22 aprile 2021
Il primo collegamento de Il Territorio parla, condotto da Federica Margaritora dal lunedì al venerdì alle 16.20, è con Francesco Mariucci, di Umbria radio. I numeri dell’usura in Umbria. Un fenomeno in crescita a causa della pandemia e che colpisce soprattutto famiglie e piccoli imprenditori. Un fenomeno in crescita anche in Umbria (una regione con tasso di criminalità medio-basso) a causa della crisi economica conseguenza della pandemia. I più colpiti sono soprattutto piccoli imprenditori, piccoli commercianti e famiglia, e non sempre per via delle organizzazioni criminali. La fondazione “Umbria contro l’usura” è un’istituzione in prima linea contro questa piaga. A guidarla è Fausto Cardella, magistrato ed ex procuratore di Perugia. Le sue dichiarazioni. Ci sono casi particolarmente delicati. Le parole di Paolo Tiecco, volontario presso la stessa fondazione, che accoglie le richieste di aiuto.
Il secondo collegamento è con Fabio Gandini, di Radio Missione Francescana Varese. Uno dei simboli di Varese è sempre stato il Grand Hotel Campo dei Fiori, struttura Liberty del 1913 che sorge sulla sommità del massiccio omonimo, a 1000 metri circa di altezza sopra la città, visibile praticamente da tutta la provincia e oltre: non esiste vista che non lo contempli. Questo hotel, l’ultimo sussulto della Belle Epoque varesina, era forse uno degli alberghi più rinomati del Nord Italia, ma la sua esistenza si è fermata nel 1968, perché ormai superato sia per struttura che per posizione (difficile da raggiungere, lontano dai flussi di massa) che per perdita di importanza – almeno nella nostra zona – di quel tipo di turismo legato alla salubrità. Da allora è rimasto lì, come un mastodontico scheletro senza vita, rilevato da una proprietà che l’unica cosa che ha fatto è stata mettergli sul tetto decine e decine di antenne che ancora oggi servono quaranta stazioni radiofoniche nazionali e locali, compresa Radio Missione Francescana. Ed è sempre stata una ferita aperta per Varese, che periodicamente si è chiesta che farsene. Ora è arrivata una nuova proprietà che ha davvero intenzione di metterci mano, rilanciandolo come struttura ricettiva. E, nelle stesse ore, si parla anche di rilancio della vicina funicolare, anch’essa in disuso da decenni, che lo collegherebbe alla città. Diversi i problemi da affrontare, però, tra cui quello dello spostamento delle antenne.
Il terzo collegamento è con Carlo Amatori, di Radio Frate Sole, Brindisi. Si sono aperte le iscrizioni per la tradizionale Regata Internazionale Brindisi-Corfù. Con la convinzione di poter partire domenica 13 giugno per arrivare in Grecia dopo 104 miglia marine di navigazione. La “Regata Internazionale Brindisi-Corfù” nasce nel 1986. Per i primi due anni la competizione è stata limitata alle imbarcazioni brindisine. Già dal terzo anno, però, si è allargata la partecipazione alle vele di Corfù. E’nata così una collaborazione fra le due sponde dell’Adriatico-Ionio che dura ancora oggi. Negli anni la gara si è allargata, da un lato a tutta la Puglia e dall’altro ai circoli rivieraschi greci dello Ionio. Nel 1995 sono arrivate anche imbarcazioni di Serbia e Montenegro. Grazie ai riconoscimenti ricevuti anno dopo anno, la fama della Regata si è estesa oltre i confini di Italia e Grecia. Le parole dell’assessore allo sport del comune di Brindisi, Oreste Pinto. Anche l’obiettivo di creare, attraverso lo sport della vela, un ponte d’incontro fra i vari popoli che si affacciano sull’Adriatico e lo Ionio è stato coronato dal successo. Dal 2000 al 2002, infatti, la regata si svolge sotto l’egida della Nazioni Unite quale “Regata per i Diritti Umani”. Le parole di Fabrizio Maltinti, presidente Circolo della vela Brindisi.