9 aprile 2021 – Il primo collegamento è con Sabina Ferioli, di Radio Toscana, per parlare della povertà creata dalla pandemia. Crescono i “nuovi poveri”, persone che fino a marzo 2020 non avevano mai avuto bisogno di aiuto e che adesso fanno fatica ad affrontare le spese ordinarie. Tornano a crescere le richieste da parte della popolazione nella fascia di età lavorativa (35-44 e 45-54). Sono alcuni dei dati presentati nei giorni scorsi dalla Caritas di Firenze nell’ambito dei report dell’ultimo anno sull’impatto economico e sociale della pandemia. La situazione è stata commentata dal delegato regionale delle Caritas della Toscana Marcello Suppressa. Il patronato Acli Toscana scende in campo per il reddito di emergenza mettendo a disposizione dei cittadini un sito creato appositamente per le domande degli aventi diritto (www.rem2021.it) oltre alle 40 sedi toscane per l’assistenza nella procedura. Il reddito di emergenza è la misura di sostegno economico ai nuclei familiari in condizioni di necessità. Le domande devono essere presentate entro il 30 aprile. Le parole di Pier Carlo Pennacchini, presidente regionale patronato Acli.
Il secondo collegamento è con Massimo Tallarini, di RadiOrizzonti InBlu – Saronno, per parlare dei problemi degli adolescenti in Dad. L’emergenza educativa degli adolescenti sta diventando nel nostro territorio un problema emergenziale, passato sottotraccia, ma ormai segnalato dall’esplodere di un aumento di casi nelle neuropsichiatrie del varesotto e dell’alto milanese. La situazione appare tuttavia abbastanza omogenea in tutto il territorio nazionale. Gli ambulatori, che hanno il polso della situazione, segnalano con preoccupazione l’aumento di adolescenti che si rivolgono ai vari ambulatori di neuropsichiatria. Interventi audio di professoressa Donatella D’Alelio , docente dell’IPSIA Antonio Parma di Saronno e Cristian Cupaiola (maturando del 5° anno).
Il terzo collegamento è con Mimmo Tornambé, di Radio Torre Ribera (Ag), e con Libero Reina, figlio di Lorenzo, per parlare del teatro in pietra più alto in Europa (900 metri), il teatro Andromeda a Santo Stefano di Quisquina (Ag). Sui Monti Sicani, al centro della Provincia di Agrigento, Lorenzo reina, artista/pastore ha impiegato circa 30 anni per costruire e riprodurre nel suo teatro la costellazione di Andromeda, sui terreni dove da piccolo portava a pascolare il gregge di famiglia. Le 108 pietre all’interno, ricalcano infatti la mappa delle 108 stelle della costellazione. Ogni pietra è anche un posto a sedere del teatro e sono formati da due cubi sovrapposti che visti dall’alto riproducono la forma di una stella. Durante il solstizio d’estate l’ombra del sole, proiettata da un disco posto alle spalle del palco proietta un cerchio nero circolare sul palcoscenico. Allo stesso modo dalla bocca di una scultura al tramonto passa un raggio di sole. Del teatro si sono occupati tra l’altro nel 2018 la XVI mostra internazionale di architettura della biennale di Venezia, dove tra l’altro qualche a no prima era stato invitato dal critico Vittorio Sgarbi, ma dovette rinunciare perché le sue due asine dovevano partorire. Nel 2019 fu scelto da Marco Mangoni per il suo Fuori Atlantico Tour, e nel 2020 il FAI lo ha inserito fra i luoghi del Cuore. Da un po’ di tempo Lorenzo sta lavorando ad uno spazio al coperto per gli eventi invernali.