6 aprile 2021 –
Il primo collegamento è con Massimo Alesii, di Radio L’Aquila 1, per parlare dell’anniversario del terremoto che 12 anni fa distrusse le città e il territorio circostante, causando 309 morti. Sono passati 12 anni da quel 6 aprile del 2009 nel quale un terremoto devastante colpì L’Aquila e il suo territorio, facendo tante vittime e devastando decine di Comuni montani in quello che sarebbe poi stato definito il Cratere sismico abruzzese. Questa notte, così come lo scorso anno, a causa delle misure imposte dal covid -19 un grande fascio di luce ha illuminato la notte aquilana proiettato fra le nubi dal centro di Piazza del Duomo. Una grande luce che ha illuminato la notte insieme a migliaia di candele accese dagli abitanti dell’Aquila alle loro finestre per ricordare le vittime del terremoto e quelle che il Covid ha purtroppo mietuto in questo anno di pandemia. Le parole di Antonietta Centofani, presidente Comitato Vittime del terremoto
Anche allora erano i giorni della Santa Pasqua e molte erano state le scosse di bassa intensità che avevano formato lo sciame che storicamente precede i grandi terremoti dell’Aquilano. Una qualche forma di rassicurazione era stata data a margine di una conferenza stampa della Commissione Grandi Rischi e anche per questo motivo alle 3:32 del 6 Aprile 2009 gli abitanti del territorio aquilani furono sorpresi in casa in pieno sonno da una scossa pari a 6,3 (5,8 o 5,9 sulla scala della magnitudo locale) con epicentro nella zona compresa tra le frazioni di Roio Colle, Genzano di Sassa e Collefracido. A 12 anni di distanza 4 miliardi800milioni di Euro sono stati stanziati ed impiegati per la ricostruzione privata e oltre 2 miliardi di euro sono stati cantierati per la ricostruzione pubblica restituendo alla popolazione aquilana oltre 18.000 unità immobiliari e attivando cantieri pubblici per quasi 1 miliardo e mezzo di Euro.
Il secondo collegamento è con Michela Curcio, di Radio Jobel Cosenza. Vaccini anti-covid e prenotazioni tramite il portale di Poste Italiane: a che punto siamo? La Calabria ha aderito al sistema messo a disposizione da Poste Italiane per prenotarsi e ricevere il vaccino anti-Covid. Non sempre, però, la piattaforma funziona in modo interattivo e non sempre è possibile ultimare la procedura soprattutto per chi appartiene alle categorie fragili.
Il terzo collegamento è con Fabio Gandini, Radio Missione Francescana, di Varese. La città cerca di ripartire con lo sport. In questi giorni sono in corso sul lago di Varese due manifestazioni molto importanti di canottaggio: le qualificazioni olimpiche per Tokyo 2021 e gli Europei. Si sarebbero dovuti tenere nel 2020, ma furono cancellati a causa della pandemia. Quest’anno si è fatto di tutto per poter rispettare il calendario, anche se non è stato facile e si tratta di manifestazioni “blindate”, tra assenza di pubblico e regole ferree anti-covid. Però, davvero, non è solo una questione di sport: le centinaia di atleti arrivate, più gli staff di ogni nazione, hanno permesso di rimettere in moto l’economia di diversi alberghi, che da vuoti fanno ora registrare il tutto esaurito. E una boccata d’ossigeno arriva anche per alcune società sportive, che grazie a questi due eventi hanno potuto riprendere la loro attività. Infine si tiene alta l’attenzione sul lago di Varese – considerato forse il miglior campo gara d’Italia per questo sport – e le sue possibilità turistiche: le dirette televisive diffonderanno infatti le immagini delle gare, e quindi del territorio, in tutta Europa.