1 aprile 2021
Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora è con Simona Mulazzani, Radio Icaro, Rimini.
L’ evoluzione della situazione pandemica in regione, tra contagi, finalmente in leggera decrescita, e ospedali e terapie intensive ancora fortemente sotto pressione (se vogliamo con un accenno alla campagna vaccinale). Poi guardiamo al futuro, perchè a Rimini e in Romagna già si pensa all’estate, con la partenza di una campagna promozionale per il mercato tedesco “giovane”. Le dichiarazioni del sindaco di Rimini e presidente di Visit Romagna Andrea Gnassi.
Il secondo collegamento è con Fabio Gandini, di Radio Missione Francescana Varese.
Il nuovo hub vaccinale a MalpensaFiere è uno dei più grandi della Lombardia e d’Italia. A regime dovrebbe arrivare a somministrare fino a 6000 vaccini al giorno. La sua operatività sarà decisiva per ottemperare al programma vaccinale pensato dalla Regione. E infatti l’inaugurazione è avvenuta alla presenza non solo dei vertici del Pirellone, ma anche del generale Figliuolo. Le sue parole. Nelle dichiarazioni dei responsabili regionali, l’ammissione di errori e problemi, ma anche la rivendicazione di come la Lombardia sia comunque al momento la regione italiana che ha vaccinato più persone, anche perché ha 10 milioni di abitanti, almeno il doppio di qualsiasi altra regione italiana, e di come le strutture approntate abbiano comunque funzionato. Le parole di Letizia Moratti, assessore reg. alla sanità
Il terzo collegamento è con Mimmo Tornambé, di Radio Torre Ribera, Agrigento, e con Girolamo Angileri, Presidente Ass. Nazionale Carabinieri – Sez. Ribera
Il ricordo del maresciallo dei Carabinieri Giuliano Guazzelli vittima di mafia per il 29° anniversario della sua morte.
Era il 4 aprile 1992, quando in un sabato che precedeva una tornata elettorale, il maresciallo Giuliano Guazzelli stava ritornando a casa a Menfi (Ag). Lasciata la caserma dell’arma intorno alle 13.00, proprio nella bretella che collega il Ponte Morandi con la SS 115 all’ingresso di Porto Empedocle, entrarono in azione i killer di mafia che a colpi di kalashinov uccisero il Comandante del nucleo della polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Agrigento. Il delitto ha avuto molti testimoni, a causa del fatto che la strada attraversa una zona di edilizia popolare intensamente popolata. Ai primi colpi molti si sono precipitati alla finestra o al balcone, facendo intervenire subito le forze dell’ordine, qualcuno segnalò anche il tipo e la targa dell’auto usata dai killer. Finalmente il muro dell’omertà si rompeva e i carabinieri in poche ore individuarono il gruppo di killer che aveva eseguito l’agguato. Il maresciallo di origini toscana, era arrivato in Sicilia, nelle Province di Pa, TP, AG alla fine degli anni ‘50, aveva collaborato con l’allora Capitano dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, con il Colonello Russo, con il Maresciallo Vito Jevolella e con i giudici Falcone, Borsellino e Livatino, tutti eliminati dai killer mafiosi. Resta celebrato in un film che racconta i 100 giorni del Generale a Palermo, nel momento in cui, minacciato dalla mafia mentre era in servizio a Palma di Montechiaro (Ag), Dalla Chiesa lo raggiunse immediatamente in segno di vicinanza e i due passeggiarono per lungo tempo insieme nel corso principale del paese.