Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora dal lunedì al venerdì alle 16.20, è con Roberto Comparetti, di Radio Kalaritana. La Sardegna da lunedì è arancione. E’ salito l’indice di positività che ieri ha toccato quota 1,8, rispetto allo 0,9 della scorsa settimana. I casi di positività oramai superano i 100 al giorno. Ci sono 5 comuni in zona rossa e altri stanno rischiando la chiusura. La vaccinazione è a rilento: la regione è l’ultima in Italia. Come dice lo stesso Commissario ATS comportamenti discutibili ci hanno penalizzato. Tutti motivi per perdere la classificazione di zona bianca. Le dichiarazioni di Massimo Temussi, commissario straordinario dell’Azienda Tutela della Salute della regione.
Il secondo collegamento è con Fabio Gandini, di Radio Missione Francescana Varese. Un oratorio della città di Varese ha avuto una brillante idea per spezzare l’isolamento degli adolescenti costretti a casa tra Dad e regole varie anti-covid: la “bolla dell’oratorio”. Ottenendo i dovuti permessi dal prefetto e con il benestare delle famiglie, ha invitato una ventina di ragazzi a trascorrere 2 settimane nei locali della struttura, permettendo così loro di tornare a vivere in una comunità di “simili”. Funziona come un campo estivo in pratica, solo però “ammantato” da i protocolli anti-Covid: i giovani hanno fatto tutti il tampone all’inizio, poi hanno iniziato la convivenza, che per tutta la durata non avrà contatti con l’esterno. Sotto la vigilanza di alcuni educatori essi quindi vivono tutto il giorno insieme, fanno la dad al mattino, mangiano insieme, addirittura si preparano da soli da mangiare, e poi studiano, si svagano partecipano a diverse attività, guardano film, fanno le pulizie etc… A fine esperienza faranno un tampone “d’uscita” e torneranno all’esistenza di prima, si spera però rinfrancati da questa parentesi che almeno per un po’ li ha riportati alla normale socialità, indispensabile soprattutto alla loro giovane età.
Il terzo collegamento è con Mimmo Tornambè di Radio Torre Ribera, Agrigento, e con Marilù Terrasi, proprietaria del ristorante di Macari, dove sono nati i romanzi-gialli di Gaetano Savatteri. Ci troviamo in una piccola insenatura sul mare dove si trova il piccolo Borgo di Macari, 450 abitanti tra i comuni di Custonaci e San Vito Lo Capo in Provincia di Trapani. Qui nei primi anni 80 si è trasferita da Palermo Marilù Terrasi, che dopo aver girato con il gruppo teatro 5 i palcoscenici siciliani, decide di dedicarsi ai fornelli, creando questo albergo-ristorante che diventa un punto di ritrovo speciale. L’amico e giornalista Gaetano Savatteri qui davanti al mare e alla riserva naturale di Monte Cofano pensa di scrivere alcune storie partendo dai tavoli del ristorante dove immagina che il protagonista, Saverio Lamanna viene accolto dalla sua amica Marilù, che lo aiuta a tornare a scrivere, dopo che lo stesso aveva perso il lavoro a Roma. Da qui una serie di avventure in cui Saverio, con l’inseparabile amico Piccionello, Marilù e la fidanzata Suleima saranno i protagonisti del romanzo 4 indagini a Makari, riuscendo sempre a risolvere i casi.