17 marzo 2021
Il procuratore capo della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha ascoltato il fondatore della Comunità Progetto sud di Lamezia Terme, Don Giacomo Panizza, dopo gli atti intimidatori, rivolti nei giorni scorsi ai lavoratori e alle lavoratrici che operano nel bene confiscato di Via dei Bizantini. Gomme squarciate in pieno giorno ai danni di quattro degli operatori della casa Pensieri & Parole per otto giorni consecutivi. Sette gli episodi denunciati che riportano al centro la sicurezza del gruppo sociale fondato da don Giacomo Panizza nel 1976. I beni confiscati sono già stati presi di mira varie volte, ma è la prima volta che vengono minacciate le persone che ci lavorano. È il primo bene confiscato della città di Lamezia Terme, apparteneva alla famiglia di ndrangheta Torcasio, che continua ad abitare nelle case attigue. E’ stato assegnato alla Comunità Progetto Sud nel 2002, quando in città c’erano i Commissari prefettizi. È costato e costa una “condanna a morte” sentenziata nei confronti di don Giacomo che nel processo contro la cosca si è costituito come Testimone di Giustizia, il primo – anche in questo caso – a Lamezia. Don Giacomo vive con un programma di protezione. Il palazzo è di 4 piani. 8 appartamenti nei quali la Comunità ha attivato 10 attività sociali e culturali. Sportelli informativi per i diritti delle persone con disabilità e presa in carico di persone con fragilità e minori migranti. Ci lavorano 18 persone. Sono beneficiari della casa Famiglia Dopo di Noi 6 persone e della Casa di accoglienza per minori non accompagnati Luna Rossa 10 giovani. Focus con una operatrice, Elvira Benincasa. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 19.40. Il programma, che approfondisce le notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi la prima pagina di leggo, con Davide Desario, direttore e la prima pagina di Repubblica-Palermo, con Fabrizio Lentini, vicecaporedattore.