8 marzo 2021
Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora, dal lunedì al venerdì alle 16.20, è con Fabio Luccioli, di Radio Gente Umbra, Foligno, per parlare di “Donne insieme”, da venti anni al fianco delle pazienti oncologiche. Era l’8 marzo del 2001 quando a Foligno nasceva “Donne Insieme”. L’associazione da 20 anni è al fianco delle donne che combattono contro il tumore al seno e lo fa offrendo gratuitamente vari servizi. Sono un centinaio le donne che ogni anno vengono aiutate. Le parole di Giorgetta Paioncini, presidente dell’associazione. Nel periodo pre-pandemia era partito anche un altro servizio, quello dell’estetista oncologica, presente all’interno del reparto di Oncologia ed Ematologia dell’ospedale di Foligno. L’estetista oncologica permette di “togliere” i segni fisici e psicologici delle chemio. L’impegno di “Donne Insieme” nel 2004 ha avuto risonanza nazionale, quando l’associazione è stata premiata a Roma dall’organizzazione “Susan Komen”. In questo ultimo periodo, si sta battendo affinché gli interventi chirurgici nell’ospedale di Foligno non vengano più rinviati e rimandati a causa del Covid-19. Lo stop degli interventi crea a cascata altri ritardi, come gli screening mammografici.
Il secondo collegamento è con Michela Curcio, di Radio Jobel, Cosenza, e con Donatella Barca, presidente di Soroptimist Cosenza, per parlare di 8 marzo. Dare voce alle donne, proteggendole quando si trovano in una situazione di difficoltà e incoraggiandole nel processo di raggiungimento della parità di genere, ancora lontano dall’essere completato: questi gli obiettivi del Soroptimist Club Cosenza, fondato nel 1974 e da allora impegnato sul territorio con una serie di iniziative che promuovono la parità di genere. Soroptimist è un’associazione internazionale che riunisce donne professioniste con ruoli anche di spicco.
Il terzo collegamento è con Mimmo Tornambé, di Radio Torre Ribera, Agrigento, per parlare di Lampedusa, dove l’emergenza continua per gli sbarchi che non si fermano. Giovane sacerdote di Ribera con diverse esperienze in provincia di Agrigento, da circa un anno Don Fabio Maiorana si trova a Lampedusa come viceparroco di San Gerlando. Vive a contatto con la triste realta’ degli sbarchi di migranti diventati, nell’Isola una quotidianità. In prima fila per l’accoglienza con la parrocchia soprattutto verso i bambini e le donne che arrivano in porto dopo la traversata del Canale di Sicilia, per Don Fabio tutti hanno bisogno di essere accolti in maniera giusta e dignitosa cosa che purtroppo al momento non può avvenire a causa di un hot spot inadeguato nella capienza. Per questo lancia un appello ad adeguare le leggi in modo che tutti i fratelli migranti che arrivano possano avere il diritto a rifarsi una vita nuova e realizzata.