4 marzo 2021
Il primo collegamento è con Simona Mulazzani, di Radio Icaro, Rimini, per parlare delle misure stringenti (zona rossa) che oggi sono partite in alcune province dell’Emilia-Romagna, ma che, probabilmente, investiranno tutta la regione da lunedì. Almeno questo sembrano dire i dati. La città metropolitana di Bologna e la provincia di Modena sono zona rossa mentre Reggio Emilia diventa arancione scuro con la chiusura delle scuole. Già in arancione scuro la Romagna (con l’eccezione del distretto di Forlì). All’orizzonte c’è poi la cabina di regia nazionale che venerdì potrebbe sancire la zona rossa per tutta la Regione con lo stop generalizzato anche a nidi e scuole d’infanzia, la chiusura dei negozi e di centri estetici e parrucchieri. Le dichiarazioni del presidente della regione Stefano Bonaccini. Collegata al tema la protesta di 100 attività commerciali della provincia “Chiudo perché non voglio chiudere” con l’appello alle istituzioni locali e nazionali per aiutare un settore allo stremo. I negozi sono aperti (almeno in arancione) ma praticamente senza clienti. Le parole di Gianmaria Zanzini, presidente Federmoda Rimini.
Il secondo collegamento è con Luca Sturla, di Radio PNR Tortona, per parlare del Piemonte zona arancione rafforzata. Da lunedì 8 marzo e per i successivi 15 giorni tutta la regione sarà in zona arancione rafforzata. Le province di Cuneo, Torino, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, infatti, presentano dati fuori soglia. Per questo motivo il Governatore del Piemonte Alberto Cirio ha deciso le nuove misure durante la riunione di ieri con i Prefetti delle province piemontesi e con gli enti locali. Cosa cambia passando all’arancione rafforzato? Non si può raggiungere le seconde case, anche se all’interno della regione. Non è possibile spostarsi tra Comuni diversi se non per motivi di salute, lavoro o necessità comprovati dall’autocertificazione. La pubblica amministrazione sarà in smart working. Le scuole di ogni ordine e grado chiuse (nidi e scuole dell’infanzia compresi) e didattica a distanza al 100%. Questo, però, non si applicherebbe a tutte le province per ora perché nelle province di Asti, Alessandria, Biella e Novara saranno in DAD solo le seconde e terze medie e le superiori.
Nella terza parte collegamento con Gabriele Arlotti, di Radionova, Reggio Emilia. Due storie del territorio. La prima è quella di Aurora, che a nove anni decide di donare i capelli a chi ne ha più bisogno, “Tanto a me ricrescono”. Vivono in un borgo di 30 anime: Pregheffio di Castelnovo Monti. Il racconto della mamma, Sabrina Valentini. La seconda è quella di Felice Pedroni, il cercatore d’oro modenese che ancora oggi ricordano in Alaska. Nato a Fanano nel 1858, emigrò giovanissimo e divenne ricchissimo: Felix morì nel 1910 e dietro la sua prematura scomparsa si pensa ci sia qualcosa di losco. Le parole di Matteo Manfredini, storico, che ne ha ricostruito la storia per il giornale italiano “La voce di New York”.