23 febbraio 2021
E’ arrivata la circolare del Ministero della Salute che innalza da 55 a 65 anni l’età di chi potrà ricevere il vaccino anti-Covid di AstraZeneca. La decisione è stata presa dopo il parere della Commissione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e arriva “da nuove evidenze scientifiche che riportano stime di efficacia del vaccino superiori a quelle precedentemente riportate”. Fatto sta che da oggi per esempio la Regione Lazio nelle prenotazioni del personale scolastico ha inserito anche la fascia d’età 55-65. Di produrre i vaccini contro il Covid anche in Italia si parla da mesi. Ora l’ipotesi approda sul tavolo del Mise dove giovedì ci sarà un incontro tra il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, per spiegare la complessità dell’iter di produzione sarà uno dei passaggi chiave previsto dal presidente di Farmindustria. L’Unione europea punta sulla collaborazione pubblico-privato per aumentare la produzione di massa dei vaccini contro il Covid. L’intento è riuscire a produrre le dosi in diversi siti nei Paesi dell’Unione – finora ne sono stati individuati almeno sedici, di cui un paio in Italia – grazie alla concessione di licenze (provvisorie) da parte delle aziende farmaceutiche che hanno già ottenuto l’approvazione (e che hanno già contratto in corso con l’Ue). Focus con Roberto Cauda, direttore Uoc Malattie infettive, policlinico Gemelli, Roma. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 19.40. Il programma, che approfondisce le notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi la prima pagina di Avvenire con Francesco Riccardi, caporedattore centrale e la prima pagina del Messaggero, con Lorenzo De Cicco, del desk cronaca di Roma.