27 gennaio 2021 – Primo collegamento con Daniele Morini, direttore di Umbria radio, per parlare del rinvio a giudizio dell’ex presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e dell’ex sottosegretario al ministero dell’Interno ed ex segretario regionale del PD, Gianpiero Bocci, nell’ambito dell’inchiesta sui presunti concorsi truccati all’ospedale di Perugia, che nel 2019 aveva portato alle dimissioni proprio della Marini. La sentenza è arrivata dopo oltre sei ore di camera di consiglio, nell’aula dell’istituto Capitini di Perugia, a porte chiuse. Tra le accuse per i due ex big del PD umbro, è stata confermata quella di associazione per delinquere finalizzata a reati contro la Pubblica amministrazione. “Tutto l’impianto accusatorio per le irregolarità nei concorsi più o meno è rimasto in piedi”, ha confermato David Brunelli, legale di Bocci. Oltre a Marini e Bocci, l’inchiesta riguarda altre 41 persone, due delle quali hanno scelto il rito abbreviato e quattro il patteggiamento. Tra i rinviati a giudizio, ci sono anche l’ex assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, l’ex direttore generale dell’ospedale di Perugia, Emilio Duca, e l’ex direttore amministrativo, Maurizio Valorosi. Secondo la ricostruzione dell’accusa, gli indagati si erano associati per commettere una serie di reati contro la pubblica amministrazione “finalizzati – si legge nelle carte – alla manipolazione sistematica dei concorsi pubblici banditi dall’Azienda ospedaliera di Perugia e dall’Usl Umbria 1 per garantire la vittoria o il posizionamento ‘utile’ in graduatoria dei candidati “determinati dagli stessi associati”. Tutti gli indagati – naturalmente – continuano a sostenere la correttezza del loro operato. L’analisi di Claudio Sebastiani, giornalista Ansa
Nella seconda parte collegamento con Giuseppe Cuva, di Radio 3M Mistretta (Messina). A Tusa, comune sul mare in provincia di Messina, è stato inaugurato “l’uliveto della memoria”, intitolato a Padre Pino Puglisi. Il territorio di Tusa nel 2012 e nel 2016 è stato devastato da molti incendi che hanno ridotto in cenere molti uliveti secolari. Quindi un gruppo di persone capeggiate da un giovane imprenditore hanno creato una raccolta per creare un nuovo uliveto con più di 100 piante. Una risposta ai piromani, ma anche un segnale di pace e di speranza e non a caso l’uliveto viene intitolato a un simbolo di pace e di lotta alla criminalità come il beato Pino Puglisi.
In chiusura collegamento con Giovanni Ciappelli, radio Toscana. Minori e social: dieci giorni senza lasciare tracce – o quasi – lontane da casa dopo essersi conosciute su Tik Tok. E’ l’avventura, in parte a lieto fine, che ha riguardato nei giorni scorsi una 16enne di Reggello (Fi) e una ragazza di 17 anni di Pontedera (Pi) che dal 14 gennaio sono scappate insieme dalle loro case. Nelle scorse ore il giallo è stato risolto, i contorni della vicenda lasciano ancora zone d’ombra soprattutto sull’uso dei social da parte degli adolescenti. In questi giorni si allarga l’intervento del Garante per la protezione dei dati personali a tutela dei minori sui social dopo il caso della bambina di Palermo e il blocco imposto a Tik Tok. L’Autorità ha aperto ieri un fascicolo su Facebook e Instagram. Nei giorni scorsi alcuni articoli di stampa hanno riportato la notizia che la minore avrebbe diversi profili aperti sui due social.L’Autorità ha chiesto a Facebook, che controlla Instagram, di fornire una serie di nformazioni, a partire da quanti e quali profili avesse la minore e, qualora questa circostanza venisse confermata, su come sia stato possibile, per una minore di 10 anni, iscriversi. Le parole di Alessandra Belardini, Dirigente Compartimento Polizia Postale della Toscana.