Rispondere alle sfide del domani per continuare a rimanere fedele alla sua missione: partire dai “resti”, dagli sprovveduti, dagli ultimi della fila per generare inclusione, coesione sociale, diritti e benessere per tutti. Con questo obiettivo la Fondazione Casa della carità ha dato il via a Regaliamoci futuro, un percorso di riprogettazione della sua azione sociale e dei suoi spazi, raccontato nell’omonimo e-book, che può essere scaricato dall’indirizzo www.casadellacarita.org/regaliamoci-futuro-ebook
Il progetto entrerà nel vivo con il nuovo anno, dopo che per molti mesi del 2020 tutta l’organizzazione è stata impegnata in una lunga e proficua discussione che, attraverso gruppi di lavoro, ha coinvolto tutti gli operatori e molti volontari impegnati a immaginare nuove strategie possibili.
Don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione in cosa c’èdi buono ci spiega il senso dell’iniziativa: «Come ci ha insegnato il cardinal Martini, la carità non è un’azione di buon cuore. La carità è Politica nella misura in cui, partendo dalle sofferenze dei più fragili, ci si lascia interrogare e si immaginano soluzioni concrete ai problemi sociali, per rispondervi “in maniera eccellente”, direbbe lui. Per questo abbiamo dato vita a Regaliamoci futuro, che è un cantiere strutturale, perché sono previsti ampi lavori di ristrutturazione della nostra sede principale, ma è anche un cantiere concettuale, di senso, che ha coinvolto operatori, volontari, amici e collaboratori della Casa, in una riflessione profonda sulla nostra azione, perché dalle fragilità possiamo continuare a proporre alla città politiche sociali innovative. La pandemia non ha fermato questo percorso, ma ci ha consegnato nuove sfide che siamo pronti ad affrontare»