“I piccoli gesti d’amore cambiano la storia” ha affermato papa Francesco all’Angelus ricordando il martirio di Santo Stefano, il quale, accusato falsamente e lapidato brutalmente, prega per i suoi uccisori e li perdona. Di qui l’invito a imitare come lui Gesù e ad essere suoi testimoni lì dove siamo, in famiglia, al lavoro, ovunque. E nel messaggio Urbi et Orbi del giorno di Natale Bergoglio ha ricordato terre e popoli sconvolti, in varie regioni del pianeta, da drammi e conflitti e chiesto che, come Gesù viene per tutti, non soltanto per alcuni, allo stesso modo le luci di speranza che appaiono in questo tempo di pandemia, come la scoperta dei vaccini, siano per tutti, specialmente per i più bisognosi. Dal Vaticano Ecclesia si sposta poi nella Repubblica Centrafricana dove il Natale è accompagnato da una forte instabilità e tensione: domani si vota, ma, proprio per boicottare le elezioni, da giorni ci sono movimenti militari preoccupanti, lo testimonia ai nostri microfoni Padre Federico Trinchero dalla capitale Bangui. Infine a Greccio, luogo del primo Presepe vivente, che da un mese, precisamente dal 27 novembre, presso l’Oasi Francescana Gesù Bambino ospita il primo “Covid Hotel” assistito della provincia di Rieti. Ce ne parla il guardiano del Santuario, Padre Carlo Serri