Se ai ragazzi viene dato spazio di condivisione e di incontro cresce la speranza e la loro spinta a guardare al futuro. E’ scontato? No, non è scontato soprattutto in un tempo come questo segnato dalla pandemia e dalla necessità di mantenere una distanza fisica. E toccarlo con mano rafforza l’impegno di chi su questo fronte dell’incontro contro ogni distanza si spende. A questo è stata dedicata la puntata di Ecclesia di giovedì 5 novembre che nella sua prima pagina ha aperto i microfoni sull’esperienza della Fondazione Pontificia Scholas occurrentes. Nei mesi passati in lockdown i giovani e i ragazzi che si muovono dentro questa rete di formazione e dialogo sono stati accompagnati in un percorso i cui frutti sono stati presentati martedì a Papa Francesco. A parlarne con Alessandra Giacomucci in studio, Alessandra Graziosi, coordinatrice per l’Italia e per il Vaticano di Scholas occurrentes.
E la scuola è stata al centro anche dell’approfondimento relativo all’Italia alle prese con una nuova violenta ondata della pandemia che ha avuto come conseguenza la ripresa, in particolare per le secondarie superiori, della didattica a distanza. Dunque una stretta per i ragazzi in un quadro all’interno del quale le scuole paritarie chiedono condizioni uguali alle scuole statali in quanto, spiega la presidente della Fidae Virginia Kaladich, parte dello stesso sistema di scuola pubblica.
A chiudere la puntata di Ecclesia sono poi state le parole del Papa alla messa celebrata in Vaticano per i cardinali e i vescovi morti nell’anno.