Alla Casa Lucio Fontana di Comabbio (VA), l’Associazione culturale “Il borgo di Lucio Fontana” organizza la mostra di Giovanni Cerri “Diario di una pandemia” (fino al 1 novembre).
Sono riflessioni in forma di disegni nate durante il lockdown, per stigmatizzare, anche attraverso riferimenti letterari ed artistici (da Manzoni a Mantegna), il senso di desolazione e di vuoto generato da considerazioni personali, immagini televisive, confronti con altre pandemie, nel tempo sospeso dell’emergenza sanitaria imposta dal covid 19.
Ne parliamo con l’artista milanese.