A colpire duro nel territorio della diocesi di Oria non è stato tanto il virus, che pure ha provocato contagi e morti anche se in misura minore rispetto al altre aree del Paese, ma le conseguenze delle misure messe in atto per scongiurare il contagio. In un territorio dove ordinariamente il lavoro è senza contratto, quindi lavoro nero, il lockdown ha significato l’improvvisa e immediata perdita di qualsiasi entrata per centinaia di famiglie che hanno trovato nella rete capillare delle Caritas parrocchiali il sostegno necessario ed andare avanti. Al microfono di Alessandra Giacomucci, don Alessandro Mayer direttore della Caritas diocesana delinea il volto concreto dell’emergenza sociale cui neanche le misure messe in campo dal governo riescono a rispondere perché senza contratto, ad esempio, non c’è neanche cassa integrazione. Un contesto difficile in cui la solidarietà messa in campo dalla comunità ecclesiale è stata continua a essere seme di speranza.
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