Parigi mette fine all’epoca del franco Cfa in 8 Paesi dell’Africa occidentale. Un progetto di legge in questo senso è stato approvato dal consiglio dei Ministri francese. La decisione apre la strada alla trasformazione del franco Cfa in Eco. La nuova valuta che manterrà invariata la parità fissa con l’euro, attualmente stabilita a 655,96 franchi Cfa. Il provvedimento mette anche fine alla centralizzazione delle riserve valutarie dei Paesi dell’Africa occidentale presso il Tesoro francese e stabilisce che Parigi si ritirerà dalla governance di tutti gli organismi in cui è presente. La riforma è stata lungamente negoziata per tutto il secondo semestre del 2019 tra la Francia e gli 8 Paesi dell’Unione economica e monetaria dell’Africa occidentale: Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo. Non riguarda invece i 6 Paesi dell’Africa centrale (Camerun, Ciad, Gabon, Guinea equatoriale, Repubblica centrafricana e Repubblica del Congo) che utilizzano il franco Cfa ma formano una zona monetaria distinta. Un provvedimento era molto atteso dai Paesi membri della comunità monetaria d’Africa occidentale. Una decisione in conformità con l’accordo concluso a fine dicembre tra l’attuale amministrazione francese e gli Stati dell’Unione monetaria dell’Africa occidentale. Focus con Andrea De Georgio, giornalista e autore di ‘Altre Afriche’. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 18.13. Il programma, che approfondisce le notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi la prima pagina di Avvenire con Francesco Riccardi, caporedattore centrale, e la prima pagina de Il Mattino di Padova con Paolo Cagnan, condirettore.