Gandhi
Le mie parole ai cristiani
“Mostratemi il Dio che vive oggi”
San Paolo
Il fascino della personalità di Gandhi rimane fortissimo. Le mie parole ai cristiani raccoglie una serie di scritti del Mahatma dedicati al cristianesimo in particolare e in generale ai rapporti tra le religioni, senza trascurare passaggi nei quali la grande personalità indiana si presenta nel suo rigore e nella sua complessità, mostrando un umanesimo senza cedimenti e intenzionato a comprendere l’intera persona, dagli orari di vita, con sveglia alle quattro del mattino, al sesso, orientato esclusivamente alla procreazione, alla non violenza radicale, al cibo vegetariano, al lavoro, nel quale la manualità ha un significato formativo.
Sui rapporti tra le religioni, Gandhi esprime convinzioni precise, fondate su un grande rispetto e una grande considerazione per quelle monoteiste, soprattutto in relazione ai testi sacri, estesa ai rituali e alla luminosità della figura di Gesù Cristo. Le sue conclusioni appaiono molto moderne, egli considera la religione una parte della cultura di un popolo, così da ritenere inutili, più che sbagliati, proselitismo e conversioni, giudicando piuttosto formativi e arricchenti la conoscenza, il confronto, la condivisione e lo scambio di esperienze.