Una nuova operazione contro la ‘ndrangheta a Torino. I reati contestati vanno dall’associazione mafiosa al voto di scambio, passando per reati finanziari. Secondo l’inchiesta della Dda, Roberto Rosso – assessore regionale – avrebbe pagato un pacchetto di voti per le elezioni del maggio 2019, tramite un intermediario, ma consapevole della provenienza delle preferenze. L’accusa per lui è di 416ter, ovvero voto di scambio politico mafioso. Rosso ha rassegnato le dimissioni. Le operazioni che si sono svolte nell’ultima settimana – dalla Valle D’Aosta, dove 6 giorni fa si è dimesso il presidente della Regione Antonio Fosson, all’indomani dell’avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta per scambio elettorale politico mafioso alle elezioni regionali del 2018, al maxiblitz di ieri in Calabria, fino a quella di oggi a Torino – confermano quali e quanti siano i rapporti tra mafie e politica nel nostro Paese. La ‘ndrangheta dimostra la sua pervasività fino ai più alti livelli, in grado di incidere nel corso delle elezioni, viziandone l’esito democratico, ma ancora più preoccupante e pericolosa è la richiesta, da parte della politica, dei servizi che le organizzazioni criminali possono offrire. Focus con Nicola Morra, presidente Commissione parlamentare antimafia. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 18.13. Il programma, che approfondisce le notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi la prima pagina de Il Corriere della Sera con Carlo Baroni, caporedattore centrale, e la prima pagina de La Sicilia con il direttore, Antonello Piraneo.