In tutto il mondo si è preso atto del fenomeno dell’effetto serra e dei cambiamenti climatici e l’Unione Europea sta per lanciare la campagna “Europa Verde”, mentre giorni fa il Ministro Sergio Costa ha inserito nel Decreto Clima incentivi per il rimboschimento delle città e il Presidente della Regione Lazio, ha appena inaugurato la campagna “Ossigeno” per piantare nel Lazio 6 milioni di alberi. Finalmente in Europa siamo difronte ad una mobilitazione generale per la salvaguardia delle nostre foreste e per nuovi impianti boschivi ai fini di contrastare l’effetto serra.
Paradossalmente invece in controtendenza in provincia di Viterbo c’è un Comune che sta per ridurre sia la capacità di assorbimento della CO2 che la produzione di ossigeno da parte di un rigoglioso ecosistema forestale, inserito in un comprensorio di estrema bellezza riconosciuto come patrimonio naturale dell’umanità dall’UNESCO. Stiamo parlando di un vasto bosco che copre parte del territorio del comune di Caprarola; Bosco che ha anche una valenza storica, infatti rappresenta la famosa Silva Cimina che Tito Livio già la descriveva come “intrigata più delle foreste della Germania Magna”. Ne parlo con Ennio La Malfa, direttore generale accademia Kronos (onlus).