15 ottobre 2019 Tra gli sfollati 70 mila minori, costretti a lasciare diverse aree delle province settentrionali di Hasakeh e Raqqa, a seguito della campagna militare turca iniziata il 9 ottobre contro le zone controllare dai curdi siriani. L’Amministrazione autonoma del Rojava riferisce che sinora gli sfollati sono 275mila, molti di questi dormono nelle strade o nelle scuole, manca l’assistenza umanitaria internazionale. Per questa ragione lancia un appello alle Nazioni Unite, Lega araba e Unione europea perché intervengano per fornire assistenza medica e supporto logistico contro la crisi umanitaria. Sul terreno di scontro l’esercito fedele ad Assad prende il controllo della città di Manbij. Intanto a livello internazionale l’inviato speciale russo in Siria smentisce che ci siano stati accordi tra il presidente turco Erdogan e Putin. Afferma inoltre che non lasceranno che Turchia e Siria si scontrino. Trump chiede il cessate il fuoco. Il presidente turco Erdogan replica: Il mondo ci sostenga o si prenda i rifugiati.
Tra le comunità più a rischio nel Nord della Siria, dove è in corso l’azione militare turca contro i curdi, ci sono quelle cristiane. Su questa presenza abbiamo sentito Camille Eid, giornalista esperto dell’area