Seconda giornata di lavori sinodali in Vaticano, dedicata agli interventi che danno voce a quanti sentono l’impegno a dare un contributo sulle tante piste aperte dai due anni di preparazione e dallo strumento di lavoro, nutrito dall’ascolto della comunità dei nativi. Dunque Ecclesia di martedì 8 ottobre ha dedicato la sua prima pagina al Sinodo. Alessandra Giacomucci ne ha parlato con Giorgio Bernardelli, giornalista di Mondo e Missione che ha seguito il percorso che ha portato all’assise sinodale ed ha anche visitato nelle scorse settimane alcuni luoghi della foresta Amazzonica. Ma il grido della terra e dei poveri ha tanti volti. Anche quello delle vittime del naufragio di lunedì a sei miglia dalle coste di Lampedusa. Ventidue persone salvate, tredici i corpi senza vita recuperati in mare, donne giovani, la più piccola appena 12 anni. E oltre venti dispersi tra i quali sicuramente almeno quattro bambini. A parlarne dall’isola dove nel pomeriggio arriva il cardinale Francesco Montenegro arcivescovo di Palermo in segno di vicinanza e di condivisione del dolore, il parroco don Carmelo La Magra. La pagina conclusiva di Ecclesia è stata dedicata alla messa a Casa Santa Marta. Nell’omelia il Papa ha commentato il passo dell’Antico Testamento nel quale Giona non accetta Dio come misericordia. Il profeta è come quei cristiani che preferiscono l’ideologia alla fede e giudicano, dice Francesco, a partire dalla piccolezza del proprio cuore.