Le ottobrate genovesi scorrono all’insegna del figlio più illustre della Superba, in campo musicale, colui che ha inventato il divismo, il virtuoso per eccellenza in grado di sedurre folle e far innamorare le platee femminili in piena epoca romantica Parliamo di Niccolò Paganini, a cui la città dedica un importante festival che si snoda lungo tutto il mese di ottobre coinvolgendo i principali spazi musicali e non solo. Concerti anzitutto, culminanti nella partecipazione di alcuni frasi maggiori violinisti, ma anche laboratori e giochi per bambini, conferenze, mostre, visite guidate, persino incontri a tavola attorno a una figura la cui memoria già da tempo Genova coltiva grazie al Premio Paganini e iniziative come la recente mostra Paganini Rock Star. Giunto alla terza edizione, il Festival getta un ponte anche verso esperienze contemporanee, come la stagione dei cantautori che ebbe in Fabrizio De André il suo esponente principale. Il programma viene illustrato dall’Assessora alla Cultura del Comune di Genova Barbara Grosso, ed è condito da musiche paganiniane che alternano violino, chitarra e voce