La 28° edizione del Festival Musicale del Mediterraneo apre quest’anno sulle affascinanti contaminazioni fra Oriente e Occidente. Un tema che attraversa tutta la cultura del Novecento, da Puccini a Sakamoto, dall’India della Beat Generation alla world music contemporanea. In programma, dal 31 agosto al 21 settembre, concerti, worskshop e conferenze che vedono fra i protagonisti figure centrali della musica del Medio ed Estremo Oriente come la sciamana siberiana Sainhko e la violinista indiana Jyotsna Srikanth, i dervisci rotanti dalla Turchia e i monaci tibetani Tashi Lumpo, con diramazioni verso le tradizioni di paesi ancora tutti da esplorare come l’Armenia, il Vietnam, l’Indonesia, l’Iran e puntate nell’Europa dei Balcani (Bulgaria) fino a proporre ardite e inedite collaborazioni come quella tra Paganini e l’India. Il Festival – che si avvale della importante collaborazione della Compagnia di San Paolo – si svolge nei palazzi storici del centro storico genovese e promette di regalare non solo emozioni a livello epidermico, ma di favorire una riflessione sugli aspetti più arcaici della musica nei suoi rapporti primordiali con il sacro, come elemento comune alle varie culture rappresentate. Nella puntata di sabato, un’ampia anticipazione del programma.