Il lavoro di Cantone all’Anticorruzione. Cresciute del 370% le interdizioni antimafia

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23 luglio 2019 Il Mose, l’Expo, la ricostruzione post terremoto nel Centro Italia, la riforma del codice degli appalti. Sono solo alcuni dei tanti ambiti in cui in questi anni è intervenuta l’Agenzia Anticorruzione guidata da Cantone che ha dato un forte impulso per prevenire le infiltrazione negli appalti pubblici. Lavoro che ha ricevuto il plauso dell’Onu per i passi avanti fatti in questi anni. Dopo gli arresti per la realizzazione dell’Expo ha sbloccato la situazione con un commissario governativo. Ha inaugurato la “vigilanza collaborativa”, cioè il controllo preliminare di legittimità delle procedure di gara da parte dell’Anac, per evitare il contenzioso amministrativo e ridurre i rischi di corruzione. Dal 2014 sono oltre 30mila i fascicoli istruttori aperti. Circa 200 verifiche ispettive e 2000 le sanzioni nel settore dei contatti pubblici. Le interdittive antimafia alle aziende cresciute del 370%.