22 giugno 2019 – Lugino Bruni è un economista che ha scoperto in sé una vocazione all’esegesi biblica. I suoi articoli sull’Avvenire, organizzati in analisi puntuali dei libri profetici sono un appuntamento fisso; rivisti e ampliati diventano volumi dotati di una solida coerenza. Dopo Isaia, Bruni si è cimentato con Geremia, profeta celebre per le geremiadi, le lamentazioni sopra in disastro di Israele, destinato alla sconfitta e alla deportazione. Molti sono i temi che attraversano la riflessione dell’autore, alcuni propri di Geremia, legati al rapporto fra Dio e il suo popolo e alle garanzie che vengono date e confermate, nonostante tutto, altri sono più generali e riguardano la vocazione, la fedeltà, il dubbio che turba i profeti come ogni credente. Alcuni passi del libro hanno un sapore profetico proprio, come “Finché i templi e le chiese sanno custodire l’assenza di Dio, in noi può restare vivo il suo desiderio e il suo sogno”.