Un racconto ambientato in un tempo qualsiasi, nell’immaginario paese di Breughellandia, nome scelto perché le vicende raccontate hanno i contorni fantastici, ma anche apocalittici dei quadri di Breughel. È Le grand macabre di György Ligeti. Il compositore rumeno lo scrive ispirandosi a La Ballade du grand macabre dello scrittore belga Michel de Ghelderode. Un racconto torbido e inquietante andato in scena a Stoccolma nel 1978. Le grand macabre al centro questa settimana della rubrica Un’opera in tre minuti di Pierachille Dolfini