Le vicende sono ambientate nella Spagna di Filippo II. Ma la loro forza travalica il tempo. Tanto che Il prigioniero di Luigi Dallapiccola diventa un manifesto contro le condizioni di vita in carcere. Una denuncia politica e sociale in musica che il compositore veneto manda in scena nel 1950 al Maggio musicale fiorentino. Un’opera che fa sintesi di molte fonti letterarie nel libretto scritto dallo stesso Dallapiccola. Il prigioniero, capolavoro della dodecafonia italiana, protagonista questa settimana della rubrica Un’opera in tre minuti di Pierachille Dolfini