In questa storia c’è la terra. C’è la terra, c’è l’acqua e c’è il fuoco che si intrecciano in un centro della Piana del Sele. C’è un antico convento che torna a respirare speranza e futuro. Ci sono le mani che hanno piantato quelli che oggi sono ulivi secolari e ci sono quelle dei giovani che oggi li fanno vivere e fruttare. C’è la sapienza antica che ha il sapore dell’olio e la scommessa su altre strade possibili che ha il colore d’oro dello zafferano. Ma soprattutto c’è il desiderio di creare legami, di rinsaldare quelli nati intorno alle tradizioni e di costruire nuove occasioni di relazione. C’è la passione del prendersi cura del territorio e delle persone, dai bambini agli anziani. E c’è la bellezza di scommettere su una rete. Una rete che è salda perché fatta di sogni.