18 dicembre 2018 – Il Ministero dell’Interno sta violando le leggi e sta calpestando la memoria di tante vittime innocenti. Questa la sostanza della protesta dei familiari delle vittime innocenti di camorra che questa mattina si sono riuniti a Casal di Principe nella Casa Don Diana, il centro polifunzionale sorto su un bene confiscato e dedicato al sacerdote ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994. Le pareti della Casa sono ricoperte dalle foto di donne e uomini estranei a logiche criminali uccisi durante le faide tra le varie fazioni del clan dei Casalesi. Un dossier è stato inviato al premier Conte per contestare una legge secondo la quale una persona può fare istanza entro 90 giorni da una sentenza e l’applicazione di altre norme che riguardano l’estraneità della vittima a contesti criminali. Per il sindaco di Casale, Renato Natale, se il problema sono i soldi, il Governo può prenderli dal reddito di cittadinanza. Approfondimento con Giovanni Zara, avvocato che da anni segue le istanze di riconoscimento. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 18.13. Il programma, che si sofferma sulle notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi le notizie in primo piano di Corriere.it, con Cristina Argento, del desk centrale, e la prima pagina de Il Mattino di Napoli, con Francesco De Core, caporedattore centrale.