15 Settembre 2018. Paul Manafort, ex capo della campagna elettorale del presidente americano nel 2016, ha accettato di collaborare con gli inquirenti. Ha già riconosciuto la propria colpevolezza in azioni fraudolente di lobbying a favore di Paesi stranieri. Il procuratore Mueller ipotizza interferenze del Cremlino nel processo elettorale statunitense, in particolare lesive della candidatura di Hilary Clinton mediante azioni di hackeraggio. Un piano orchestrato dall’entourage di Donald Trump con il suo consenso. Ascoltiamo il politologo Riccardo Alcaro dello Iai di Roma. (L’intervista di Federica Zoja)