25 agosto 2018. La maggior parte dei migranti ancora a bordo del pattugliatore della Guardia costiera è di nazionalità eritrea, quindi si tratta di persone che molto probabilmente, una volta sbarcate, avrebbero diritto a vedere accolta la propria richiesta dello status di rifugiato e pure al ricollocamento in altri Paesi europei, secondo una logica di redistribuzione. “Ma il governo cerca l’effetto annuncio – spiega Nello Scavo, giornalista di Avvenire – Vuole poter dire di aver costretto Bruxelles ad accettare le proprie condizioni”.
L’intervista di Federica Zoja