17 luglio 2018. Sono annegati quattro dei trenta migranti che, alla vista delle navi Protector e Monte Sperone della guardia di finanza al largo di Linosa, si sono gettati in mare dal barcone su cui viaggiavano. Lo hanno confermato alla squadra mobile di Ragusa, parenti e amici delle vittime. Per questo, al comandante e ai 10 componenti dell’equipaggio di scafisti del barcone, la Procura ha contestato anche il reato di morte come conseguenza di altro delitto. In Libia, invece, otto migranti, sei dei quali erano bambini, sono morti nell’ovest del paese nel cargo di un camion dove erano stipati, a causa delle esalazioni di benzina dell’automezzo. Lo hanno segnalato le autorità locali. Altri 90 migranti sono stati salvati, ma versano in condizioni critiche. Intanto continuano le polemiche tra Italia e Unione Europea. “Dobbiamo cambiare la normativa e rendere i porti libici porti sicuri”, propone il ministro dell’Interno Matteo Salvini. La sua proposta riceve però una risposta negativa dalla Commissione Europea. “Non consideriamo Libia Paese sicuro”.