Lunedì è stato il Papa ad aprire l’Assemblea dei vescovi proponendo alla riflessione dei pastori tre sue preoccupazioni: il calo delle vocazioni, la povertà e la trasparenza nella gestione del denaro, l’accorpamento delle diocesi. Poi c’è stato un colloquio a porte chiuse al termine del quale Alessandra Giacomucci ha raccolto le voci di alcuni vescovi. Monsignor Tommaso Valentinetti, vescovo di Pescara Penne risponde così quando gli viene chiesto come è andato questo colloquio.
Dunque anche proposte concrete sono arrivate dal Papa che sono state poi oggetto di confronto in un clima sereno, come quello che si respira in una chiacchierata amichevole. Il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito della diocesi di Ancona Osimo.
Tra le questioni poste, due quelle su cui si sono concentrate in particolare le domande dei vescovi, l’accorpamento delle diocesi e il calo delle vocazioni al sacerdozio. Monsignor Michele Pennisi, vescovo di Monreale conferma il tono positivo del confronto.
La questione più complessa è risultata senza dubbio la possibilità che vengano ridisegnati i confini delle diocesi, insieme alla possibilità che i sacerdoti di un territorio possano andare a svolgere il proprio servizio pastorale in altre regioni. Una proposta di cui parla monsignor Giovanni Ricchiuti, arcivescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, concorde nel sottolineare il clima di dialogo e che ricorda anche una battuta con cui il Papa ha concluso il dialogo con i vescovi.