“Questa decisione, anche se temporanea, ci sconcerta” perché “incoraggia coloro che inquinano e legittima la rassegnazione della gente”. Così il vescovo di Acerra, mons. Antonio Di Donna, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, e InBlu Radio ha commentato la scarcerazione, dopo 10 mesi di detenzione, di alcuni industriali di Acerra condannati in Cassazione per disastro ambientale.
“Comprendo la rassegnazione della gente – ha aggiunto il vescovo – poiché sul fronte dei provvedimenti per il risanamento delle nostre terre inquinate tutto è fermo. Con questa decisione è come se si sottovalutasse il dramma ambientale per il quale ancora oggi nella nostra terra si continua a morire. Tutto questo mortifica e umilia la sensibilità della gente che in questi ultimi anni, sul dramma dell’inquinamento ambientale, ha acquisito una coscienza civile. Auspico che tale decisione venga revocata”.
“Qui da noi la rassegnazione – ha concluso il vescovo – è molto diffusa perché tutte le promesse delle istituzioni sulle bonifiche e gli interventi contro l’inquinamento ambientale non vanno avanti. Qualcosa si sta facendo ma tutto è ancora troppo lento. E sull’affare dei rifiuti si continua a lucrare e fare guadagni”.
Intervista di Giorgia Bresciani, in onda durante il programma Ecclesia e inBlu notizie.