La guerra in Siria. Il 15 marzo 2011, 7 anni fa, è la data ufficiale dell’inizio di questa guerra che continua, anche in violazione ad una tregua decisa dall’Onu a febbraio. Impossibile avere un bilancio preciso sulle vittime, ma le stime dell’Onu e delle ong oscillano tra i 350mila e il mezzo milione di morti.
“Sulla loro pelle. Costretti a tutto per sopravvivere”, è il titolo del Dossier di Caritas italiana per il settimo anniversario dell’inizio del conflitto in Siria. Dati e testimonianze che raccontano le risposte estreme a cui sono costretti a volte i civili del Paese per sopravvivere. Paolo Beccegato, responsabile area internazionale e vicedirettore di Caritas italiana
Per capire la dimensione delle ripercussioni del conflitto siriano sulla popolazione, in questo settimo anniversario dall’inizio della guerra, abbiamo sentito Stefano Torelli, ricercatore dell’Ispi e European council on foreign relations
Siria. Nelle de-escalation zone ogni giorno almeno 37 civili vengono uccisi, ogni 2 giorni viene attaccata un’ambulanza e ogni 3 un operatore sanitario viene colpito. Più di 2 milioni di persone, la metà bambini, continuano a non ricevere aiuti umanitari. La denuncia arriva da Save the Children. Sentiamo Filippo Ungaro, direttore della Comunicazione dell’organizzazione.