Passarelli a InBlu Radio: “Certi discorsi si facevano ai primi del ‘900. Compagnie straniere si avvalgono dei benefici ma non vogliono rispettare legge italiana”
Roma, 14 dicembre 2017. “Questa della Ryanair è una mentalità padronale. In Italia un discorso del genere non lo avrebbe mai fatto neanche l’imprenditore più retrivo. Minacciare e intimidire i lavoratori è assolutamente una condotta antisindacale”. Lo ha detto il presidente dell’Authorità di garanzia per gli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, commentando la lettera di Ryanair ai piloti italiani con la raccomandazione di non aderire allo sciopero del 15 dicembre per non andare incontro a sanzioni.
“Il problema è serio – ha proseguito Passarelli – Le espressioni dell’amministratore delegato della Ryanair sono contro lo spirito e la lettera della nostra Costituzione che garantisce il diritto di sciopero. Intimidire i lavoratori che proclamano lo sciopero si presta ad un duplice critica. Qualora ci fosse lo sciopero e scattassero i provvedimenti annunciati dalla Ryanair i sindacati potranno far valere l’articolo 28 che sancisce la condotta antisindacale. La commissione di garanzia che ho l’onore di presiedere sta monitorando attentamente la situazione perché anche noi possiamo fare la nostra parte attraverso accertamenti. E qualora venissero riscontrate le sanzioni della Ryanair, che sicuramente aggravano il conflitto, potremmo intervenire sanzionando il datore di lavoro con sanzioni economiche che vanno da 5 mila a 50 mila euro raddoppiabili. Ognuno deve fare la propria parte”.
“Quello della Ryanair ha il sapore di un discorso – ha sottolineato Passarelli – che si poteva fare ai primi del Novecento cioè un secolo fa. Purtroppo queste persone non hanno dimestichezza con la legge italiana. In Italia la Costituzione sancisce il diritto di sciopero come diritto costituzionale ma anche la legge 146 che riguarda lo sciopero nei servizi pubblici essenziali è una legge estremamente moderna e di civilizzazione del conflitto. I sindacati dei piloti che hanno proclamato lo sciopero hanno dovuto, infatti, osservare determinate procedure: hanno dovuto dare il preavviso, indicare i motivi e la durata. E poi hanno proclamato lo sciopero il 15 dicembre cioè domani proprio perché da noi inizia il periodo della franchigia cioè il periodo in cui non si può fare lo sciopero. Mentre sia in Irlanda che in Germania gli stessi piloti della Ryanair lo hanno proclamato il 20 dicembre e da noi il 20 non è possibile fare lo sciopero. Questa è una legge che tutela sia i diritti dei lavoratori sia quelli degli utenti”.
“Queste benedette compagnie straniere – ha concluso Passarelli – si avvalgono da un lato di tanti benefici però poi non vogliono osservare alcun costo e neanche l’osservanza della legge. Queste dichiarazioni sono proprio contro lo spirito e la lettera della nostra Costituzione”.