Una storia ambientata tra i padri del deserto. È la Thais di Jules Massenet. Un po’ Traviata e un po’ Mefistofele perché intreccia temi cari ai melodrammi ottocenteschi, quello della peccatrice redenta dall’amore e quello del diavolo che tenta l’uomo. È la storia del cenobita Athanael che vuole redimere la cortigiana Thais, colpevole di spingere gli abitanti di Alessandria d’Egitto al culto di Afrodite. La donna cambia vita, ma Athanael non ha più pace, turbato dalla bellezza di lei che muore, redenta. Thais protagonista questa settimana della rubrica Un’opera in tre minuti di Pierachille Dolfini.